Ambientazione: Belfast, Irlanda del Nord
Anno: Settembre 1992
Mentre la vicenda si apre con uno scontro sanguinoso con l'esercito inglese, l'emittente radiofonico irlandese riferisce l'accaduto con queste parole:
"conflitto a fuoco che ha causato un ingente numero di vittime[..] Mentre l'I.R.A. ha denunciato l'attacco come un'operazione illegale omicida, l'esercito attribuisce la totale responsabilità all'I.R.A. e dichiara di non aver avuto altra scelta se non quella di rispondere a quest'ultima esplosione di violenza. Nonostante entrambe le parti abbiano dichiarato che l'episodio ribadisce l'urgenza di un accordo di pace, le autorità sostengono che le perdite subite gettano un'ulteriore ombra sulle iniziative in tal senso".
Ciò la dice lunga sulla situazione preesistente. Due sono i punti fondamentali:

• l'I.R.A.(sigla dell'Irish Republican Army- Esercito repubblicano irlandese). Formazione terroristica costituita da volontari irlandesi. Si riorganizzò nel 1969, con lo scopo di riunire l'ULSTER all'Irlanda.
  
• l'ULSTER: regione costituente nella sua massima parte l'Irlanda del Nord. Teatro della feroce guerriglia tra protestanti e cattolici dalla fine degli anni Sessanta. Militano tra le file dell'I.R.A., anche coloro che sono riuniti in appoggio alle rivendicazioni dei cattolici dell'Ulster (ala Provisional).

Irlanda: All'età di otto anni Frankie McGuire assiste all'efferato omicidio del padre, un cattolico simpatizzante repubblicano, da parte di terroristi protestanti, avvenimento,questo,che lo introdurrà nel fronte di combattimento dell'I.R.A. come spietato comandante di unità.
Ambientazione: Aeroporto di Newark U.S.A.
Anno: Febbraio 1993
Frankie viene inviato negli Stati Uniti per acquistare clandestinamente un quantitativo di missili Stringer in favore della propria causa. Sotto il nome di Rony Devaney, giunge a New York e viene alloggiato da un poliziotto trapiantato anch'egli dall'Irlanda, Tom O' Meara, e dalla sua modesta famiglia. Frankie, spietato terrorista i cui capi d'accusa sono l'assassinio di undici soldati dell'esercito regolare e sette agenti di polizia, assume il ruolo fittizio di un innocente ed incorrotto giovane di Belfast sfuggito all'atroce realtà di un Ulster straziata dalle incessanti lotte protratte all'asfissia delle parti, che vuole l'annessione all'Eire. Tom, interpretato da Harrison Ford, non tarderà a scoprire la vera identità di Rony. Benchè reticente a causa di un profondo affetto instauratosi fra i due, tenta di consegnarlo alla polizia, ma Rony riuscirà a fuggire uccidendo però un poliziotto.
Ritrovatosi alle prese coi trafficanti di armi che lo ricattano, la polizia che vuole arrestarlo e un segretissimo agente inglese che vuole ucciderlo, Rony tenterà disperatamente di portare a termine la sua missione.
Dopo un intreccio di peripezie, spannung e scioglimenti, la vicenda si conclude con la morte di Frankie per mano di Tom. Il finale vede un buon poliziotto che ha sempre svolto diligentemente il suo lavoro, dare la morte ad un ragazzo che ha fatto parte della sua famiglia, a cui tiene. Egli, anche se con la morte nel cuore, non può permettergli di concludere l'incarico assegnatogli, perché il suo ruolo glielo impedisce. Nonostante ciò, si avverte sensibilmente che il suo istinto di umanità vorrebbe cavare l'amico fuori dai pasticci, proprio come farebbe un buon padre con il proprio figlio.Certo la sorte ha voluto che fosse proprio Tom ad impedire a Rony di rivedere l'Irlanda ed egli, con una certa amarezza negli occhi, si spegne senza essere riuscito a dare al suo popolo la possibilità di riscattarsi. Rony è un eroe, muore con orgoglio in un momento struggente in cui non esiste il trionfo dei buoni sui cattivi poiché ambedue le cause sono giuste, così come ambedue i protagonisti sono leali. La vittoria va al sentimentalismo per cui, ad entrambe i protagonisti, la scenografia assegna una medaglia al valore.

Tom O'Meara: Harrison Ford
Rony Devaney: Brad Pitt
Sheila O' Meara: Margaret Colin
Edwin Diaz: Ruben Blades
Billy Burke: Treat William

In realtà l'epilogo, molto affrettato, getta luce sulle numerose contraddizioni dello svolgimento. L'utopistica convinzione di poter attraversare l'oceano su di un'imbarcazione, anche un po' sgangherata, dalla stiva carica di missili; la plausibilità di una conclusione in cui un poliziotto medio, già pensionato, si trova alle prese con un terrorista pluriomicida su cui ha la meglio. Per non parlare della frase chiave del film: "Questa non è una storia americana, è una storia irlandese .", facilmente confutabile se pensiamo al personaggio "Frankie".Un bel Pitt dal volto americano, un angelico ragazzo della porta accanto, di buon cuore, che gioca l'interpretazione del suo difficile ruolo sull'accentuato appeal holliwoodiano:la formula magica del terrorista più improbabile nella storia del cinema.

Paoletti Sara